The plan
Mi sveglio presto.
Lavoro.
Chiamo in ufficio dicendo che faccio un po’ più tardi.
Vado a comprarmi le Clarks.
Torno a posare le scarpe in albergo.
Vado in ufficio.
Update: non c’erano.
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Mi sveglio presto.
Lavoro.
Chiamo in ufficio dicendo che faccio un po’ più tardi.
Vado a comprarmi le Clarks.
Torno a posare le scarpe in albergo.
Vado in ufficio.
Update: non c’erano.
Ho portato un panettone in ufficio, per offrirlo ai colleghi.
Poi sono passate le cavallette.
Oggi sono arrivato un dieci minuti prima e c’era un dragster parcheggiato qui sotto. Mi dicono che è sempre per la campagna di visite mediche cominciata ieri.
Ma questo è davvero il posto più spettacolare dove abbia mai lavorato, l’Erilab di Ericsson a Pagani deve farsene una ragione. L’America a volte sembra proprio come in televisione.
Ho un cubicolo tutto mio, di quelli chiusi quasi del tutto, altro che le cazzate open space italiane, ognuno ha più o meno la sua privacy e si arreda il cubicolo come meglio crede. Cose strane viste nei cubicoli? la mia dirimpettaia ha uno specchio quadrato 25×25 con tanto di cornice lavorata, se mi sporgo lo vedo; un tipo che mi ha passato della documentazione, uno di quelli che sembra un vecchio poliziotto quasi in pensione, e che parla uguale, quando vado nel suo cubicolo a parlargli tira fuori la cassettiera e mi dice “siediti qua” e sulla cassettiera c’è un cuscino per far sedere gli ospiti, non è che si è portato il cuscino da casa, è integrato con la cassettiera; la tipa con cui mi sono scritto per prima qui ha il suo nome scritto con delle spillette nel suo cubicolo. Insomma ognuno è libero di fare quello che vuole.
A pranzo c’è una specie di mensa interna, solo che ci sono sette o otto posti diversi dove prendere da mangiare, dall’hamburger con patatine, all’insalata di pollo tex-mex (m’ha fregato mettendomi due mestoli di roba speziata a base maionese), anche la pasta, la pizza, delle insalate un po’ più semplici e altre mille cose. Solo che non potevo stare a guardare tutte le preparazioni come un bambino allo zoo. Sulla pasta poi ci scriverò qualcosa di più esteso perché l’argomento merita. Da bere ovviamente c’è di tutto, dalla coca cola al té. Le bibite gassate hanno questi prezzi 89 cent per mezzo litro scarso, 99 per seicento millilitri e un dollaro e zero nove per quasi un litro. Per oggi ci siamo tenuti sui 99 cent.
Sapete perché le directory del computer hanno quella forma strana? sembrano più i separatori di uno schedario che delle cartelline dove mettere i proprio file, semplice perché qui le cartelline di cartoncino hanno proprio quella forma, paiono pure pratiche con la possibilità di scrivere qualcosa nella parte che sporge, appena ne ho qualcuna sottomano controllo.
Qui è tutto grandissimo, c’è perfino il lago interno, i bagni come quelli che ci sono in Monster & Co., sembra un campus universitario fatto per bene. Se riesco a capire se posso fare delle foto magari poi mi organizzo.
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