Dialoghi dopo una delusione
– Volevo ubriacarmi ma non ci sono riuscita.
– Come mai? i tuoi amici sono troppo brutti?
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– Volevo ubriacarmi ma non ci sono riuscita.
– Come mai? i tuoi amici sono troppo brutti?
Sabato scorso, sul tardi ma nemmeno poi tanto, mi vedo con un amico (di Pastena) e un’amica (di Cava, ma si sa ognuno ha i suoi guai nella vita) ad un bar sul lungo mare per prendere qualcosa e salutarci.
Erano da poco passate le due e mezza e stavamo chiacchierando appoggiati alle macchine parcheggiate, quando proprio davanti a noi inchiodano due macchine che stavano procedendo affiancate.
Una era una punto verde con un ragazzino di vent’anni alla guida, che di fianco aveva la sua amichetta la cui frangetta a stento arrivava al poggiatesta. L’altra era una vecchia panda bianca dalla quale scende un tizio secco, pelato e visibilmente ubriaco che se la prende subito con il ragazzino.
Le frasi erano abbastanza scoordinate, come il primo pugno sullo specchietto, poi qualche colpo sul finestrino. Il ragazzino, per quanto impaurito dall’occhio spiritato e dalla fronte lucida che rifletteva i lampioni del lungomare, ha provato a dire qualcosa, anche perché aveva la ragazzina di fianco. Al ché il tipo, con una voce che diventava sempre più nasale – Devi sc-tare muto!
Altre cose incomprensibili o che non ricordo, altro pugno sullo specchietto che stavolta si piega. Nel frattempo il ragazzino riesce a far passare la sua macchina tra la Panda e le auto parcheggiate, non prima però di prendersi un calcio nella portiera e sentirsi urlare: – Fro-scio!
Siamo rimasti un po’ allibiti per la scena, noi di Pastena rientrati da poco dall’estero, e l’amica di Cava che essendo di Cava non faceva molto testo. Il tempo di scambiarci qualche commento che dalla traversa di fronte alla quale eravamo sbuca la punto del ragazzino, inseguita dalla panda bianca del pelato, che sigaretta nella mano sul volante con l’altra beveva una nastro azzurro. Li abbiamo visti proseguire per un po’ sul lungomare e poi svoltare ancora a sinistra. Infine davanti a noi è uscita di nuovo la punto, ma questa volta da sola.
Poi siamo andati a bere qualcosa dandoci vicendevolmente del “fro-scio” e dicendoci l’un l’altro che “devi sc-tare muto”.
Ultimamente stavo pensando a quello che è successo a Lloret de mar, non tanto alla ragazza, quanto al ragazzo che l’ha uccisa, “El Gordo”. Quello che pensavo, guardando le foto, è che alla fin fine non mi sembra tanto diverso dai miei amici: un po’ sudaticcio per il caldo della serata, un po’ brillo dopo qualche cocktail, che si fa una foto con una tipa appena conosciuta in un locale e scherza con gli amici facendo il cretino davanti alla macchina fotografica. Non credo di usare una frase da giornalista di repubblica.it, se dico che davvero queste cose le abbiamo fatte tutti o le abbiamo viste fare ai nostri amici.
Ho una foto di Bius con tre francesi incontrate la sera della finale del mondiale, io ho fatto il cretino con qualcuna appena incontrata, ho persino baciato così per scherzare, ho bevuto, non ho fumato ma l’hanno fatto i miei amici, ho visto quelli che si pippavano l’extasy e qualche amico è stato invitato a a farsi un tiro di coca, così per allietare la serata un po’ di più.
Ora né io né i miei amici abbiamo mai ucciso nessuno. Certo probabilmente non siamo dei violenti o se una ragazza ci dice di no ci facciamo una risata, però quello a cui pensavo è che un incidente può succedere a tutti. Magari una sera sei troppo ubriaco o su di giri per renderti conto che stai facendo una cazzata; magari finché stai solo dicendo stronzate ad un amico o sul conto di un amico alla fin fine non succede nulla, al massimo il giorno dopo l’amico ti fa una cazziata o ti manda a quel paese, però può succedere anche che per una volta non stai solo parlando a vanvera e puoi fare dei casini sul serio.
Ci stavo pensando perché da quando sono qui in Polonia non guido più quando bevo e non bevo quando guido, primo perché posso tornare a casa anche alle cinque con metro, autobus o taxi, secondo perché se ti trovano che guidi dopo una birra ti tolgono la patente, la macchina e tutto il resto, in ultimo Ola me lo ricorda ogni volta, anche se in realtà non ce ne bisogno. Però quando torno a casa la sera con gli autobus notturni o la metro, penso sempre alle volte che ho guidato ubriaco, a volte davvero tanto, non mi sono mai schiantato da nessuna parte, però.
Però ‘sti gran cazzi.
Allora penso, è facile dire “El gordo era un animale violento” eccetera, eccetera. A me viene solo da pensare “Povero stronzo” e a quante volte ci sono andato così vicino anche io, perché ammazzarsi o ammazzare qualcuno in macchina, non è tanto diverso da ammazzare qualcuno a Lloret de mar e perdere il controllo non è, appunto, una cosa che puoi controllare.
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