Viaggio nel Sud
Caro Direttore,
l’altra volta le avevo scritto perché la ritenevo responsabile dei miei ritardi in ufficio, era una boutade per informare amici e conoscenti che si appassionano ai miei tempi sul giro casa-ufficio della mattina che non passo la mattina a dormire, ma che quotidianamente mi incanto a guardare La storia siamo noi.
Stavolta le scrivo per un motivo un po’ più serio, da alcuni amici sono venuto a sapere che una serie di cinque puntate Viaggio nel Sud 2009, previste per questa settimana, non verranno mandate in onda. Ieri e oggi c’era la mia ragazza da me e innanzi tutto la voglio ringraziare per la cortesia che mi ha riservato, avendo più anni di me, sa benissimo come funziona quando si ha la fidanzata per casa per pochi giorni, bisogna starle sempre dietro eppoi rompe se anche solo pensi di accendere il televisione.
La ringrazio, ma credo che il lavoro di chi quelle puntate le ha curate e l’attesa di chi quelle puntate voleva vederle meritino una spiegazione. Anche perché c’era stato un bel comunicato stampa più che esplicito sulle date di messa in onda. E’ probabile che senza questa scelta della rete, queste puntate mi sarebbero capitate tra capo e collo come quelle che vedo ogni mattina, ma avrei preferito vederle piuttosto che dover leggere della loro cancellazione.
Inutile dirle che sto scrivendo perché l’argomento delle puntate mi interessa, come italiano, come meridionale e come ritardataio, e perché apprezzo molto il modo di raccontare la storia, anche la più recente, della sua trasmissione e adesso che sono venuto a conoscenza non vedo l’ora di poterle vedere. Posso usare il sito web della rai è vero (anche se al momento non riesco a vedere nessuna delle puntate de La storia siamo noi), ma mi farebbe piacere che anche gli spettatori televisivi abbiano la possibilità di vederle come era stato previsto originariamente.
Contando su una sua risposta le auguro buon lavoro.