Il capo americano
La prima settimana che sono stato negli Stati Uniti il capo americano che aveva bisogno di un consulente dalla Polonia era in ferie, così ci siamo conosciuti solo il lunedì successivo. Naturalmente mi ero preparato per bene, la sera prima ero stato all’irish pub a Charlotte e quindi ero di buon umore, il mio inglese continuava a zoppicare ma ero fiducioso e speravo che andasse tutto bene.
Il mio capo non era da solo ma con un altro capo, per me sono tutti capi tanto i titoli me li ricordo poco e a voi non vi interessano, ci siamo seduti di sotto al bar interno e mi hanno chiesto un po’ come stava andando e come trovassi gli Stati Uniti. Il mio capo era sulla quarantina, magro curato, aveva passato il fine settimana a casa con il figlio, l’altro capo invece era quello che aspettavo di conoscere. Non perché sapessi della sua esistenza o perché mi avesse mandato delle mail o altro, ma solo perché era da più di una settimana che aspettavo di conoscere un americano come quelli dei film.
In ufficio, per strada, per strada, è vero, avevo visto americani e americane, i miei colleghi sembravano essere usciti da qualche strip sugli uffici, di quelle dove gli animali poi parlano e fanno dei commenti a mezza bocca, in giro per Charlotte avevo visto ragazzi di colore con vecchie Cadillac ammaccate e da Wal-Mart avevo visto le signore che comprano il latte in bottiglioni da 3/5 litri. Quello che mi mancava però era il mio capo, l’americano che si vede sempre nei telefilm, con la camicia aperta sotto la giacca, la pelle abbronzata, la fronte aperta, i capelli un po’ di lato, gli occhi azzurri, i gesti che hai sempre visto fare in televisione e le parole che quando le senti doppiate in italiano sai che stanno perdendo qualcosa, che in inglese suonano molto meglio, molto più naturali, molto più giuste, molto più americane.
Così dopo aver parlato un po’ di lavoro, il capo della televisione mi ha dato un po’ di consigli su dove uscire al sera e cosa fare, preso un foglio mi ha disegnato la mappa che ho messo qui sopra. E’ la zona tra Charlotte, Mooresville e il lago Norman. Se non vi è chiaro qualcosa posso raccontarvi come sono i vari locali.