Futuro
Anche stamattina mi sono svegliato 59 anni dopo il presente.
Nel settimo capitolo di Dieci piccoli indianirestano solo in sette sull’isola. Una coincidenza? io non credo.
Per la serie riceviamo e pubblichiamo, la tazza di Starbucks che ha visto il mondo: Charlotte, New York, Varsavia, Forlì, Salerno, Cosenza, Parma, Anzio. Saluti anche a chi ci ha inviato questa foto.
Qui vicino c’è una collinetta lungo la strada, non ci vado spesso perché è un po’ lontana. Quando venivo in bici era più facile arrivarci a pranzo, adesso va via metà del tempo per andarci e metà per tornare. E’ un posto carino, è un ampio prato verde che l’estate di quest’anno non ha ancora fatto in tempo a spellacchiare, è vicino ad una strada asfaltata da poco dove passano poche macchine e ancora meno persone a piedi. Malgrado quello che possa sembrare non ci vado per rilassarmi, per buttarmi sull’erba a leggere o a dormire, ci vado per sentire, sì perché su quella collina è il ritrovo di un gruppo di perdigiorno che stanno lì con una birra in mano a commentare quelli che passano. “Corri corri che hai il brodino sul fuoco!” “Al telefono mentre guidi, ci fosse una volta la polizia.” “Lavala quella macchina”
E io vado lì, mi siedo e li sto ad ascoltare.
Allora quando ne avete la possibilità maltrattate uno di destra, se vi chiede come mai facciate così, rispondetegli solo che fate quello che loro fanno al paese.
Legge romanzi da quando aveva tre anni, “e nell’infanzia i miei autori preferiti erano Salgari, Stevenson e Verne. Ho sempre detestato le varie storielle amorose di ragazzine e shopping”. Le piace Dante (ma guarda) e adora i classici greci e latini, “in particolare Omero e Apollonio Rodio”. Ha divorato la letteratura europea ottocentesca ma non solo: “A quindici anni ho letto l’Ulisse di Joyce e l’ho trovato una pietra miliare” (sic).
Io sono il primo ad avere pregiudizi sulle scrittrici di fantasy, soprattutto se italiane e se diciottenni, però a leggere queste righe su repubblica.it mi è venuto da solidarizzare con la povera Chiara Strazzulla. Non so, ma a me sembra facile mettere alla mettere alla berlina un’adolescente quando si ha più del doppio dei suoi anni, riportandone le frasi più sciocche e aggiungendo i propri commenti tra parentesi.
Se chi ha scritto l’articolo non ne aveva voglia poteva fare dell’altro, siamo a luglio, poteva anche prendersi delle ferie, piuttosto che venirci a raccontare anche come va a finire il libro.
© Copyright Mucio. All rights reserved.
Designed by FTL Wordpress Themes brought to you by Smashing Magazine