Consulenti Accenture
Una delle più note società di consulenza informatica in Italia è Accenture, una società che secondo molti fa curriculum, ma dalla quale non appena si ha un po’ di suddetto curriculum molti scappano cercando posti migliori dove la qualità della vità è migliore. Per farvi rendere conto della cosa sappiate che i consulenti di Accenture devono andare in giro in completo nero, non blu, nero, sempre, anche se andassero a lavorare presso dei pozzi di petrolio. L’utilizzo di giacca e cravatta è abbastanza normale nel mondo della consulenza, ma non di meno è una minchiata, perchè se ha senso in banca, se, però, sei a contatto con i clienti, lo ha meno quando lavori in posti più alla mano come nella grande distribuzione. Secondo qualcuno questo serve per dare una certa immagine della figura del consulente e della società a cui appartiene, è vero, ma vale per le prime due settimane, dopo sembra solo di avere a che fare con degli spaventapasseri.
Comunque dove lavoro ora di consulenti di Accenture ce ne sono cinque che andremo subito a descrivere. Prima di cominciare una semplice premessa, i cinque arrivano sempre insieme al mattino e vanno via insieme alla sera, si coordinano per andare a mangiare, facendo anche i turni, "Cip e Ciop vanno ora, noi andiamo dopo, sei d’accordo?", è normale andare a pranzo con i colleghi, ma ogni volta che li sento fare discorsi simili rimango sempre perplesso.
Cominciamo.
Consulente maschio n. 1: Milanese, è il capo del gruppo di lavoro qui, coordina gli altri e svolge il suo lavoro alacremente. E’ sicuramente capace in quello che fa e avrebbe tutto il mio rispetto, fatta eccezione per il fatto di lavorare per Accenture e il modo di vestirsi. Ha i capelli sempre in ordine con una pettinatura anni 80 di quelle che lasciano la fronte scoperta sotto l’arco dei capelli, ogni tanto se li sistema con un gesto carico di nonchalance. Il suo gruppo si occupa di una delle cose più noiose del mondo, scrivere testcase e farli fare agli utenti. Cioè deve descrivere come si utilizza un programma, ipotizzare delle prove e farle fare. Molto spesso queste prove sono simili ad altre, ma ad una cosa così mortalmente noiosa, lui aggiunge un dose di umorismo milanese da taglio delle vene. Espressione tipica "Idem con patate".
Consulente maschio n. 2: Il conte di Lafèvre. Alto, capelli ricci effetto bagnato, stempiato, profilo affilato, incarnato pallido. Il conte di Lafèvre con i suoi modi mai fuori le righe e sempre tenui e misurati, porta negli uffici un’aria di eleganza e di decadenza che rende il lavoro di tutti più triste e deprimente. Prima lo si vedeva ogni tanto al telefono ora non più, probabilmete richiamato all’ordine da un superiore, deve ingoiare l’amaro boccone del lavoro subordinato lui che è nato per la poesia, l’arte e il giuoco del polo.
Consulente femmina n. 1: Biondina, magrina, compita, per qualche strano motivo non riesce ad allontare le braccia dal corpo per più di quindici centimetri. Si siede al computer e fa quello che numero 1 le dice di fare, sta lì, compie il suo dovere. Mai vista con del codice SQL più lungo di sei o sette righe. Il suo problema più grave è la trombetta che ha ingoiato da piccola, parla come le oche dei film americani quando c’è la bionda oca che parla come un’oca, scusate la ripetizione, ma davvero non credevo potesse esistere sul serio una voce così. Espressione tipica "Peppeppè!"
Consulente maschio n. 3: Di altezza medio-bassa, ma confrontato con gli altri due di sopra, sembra più basso e rotondo quanto in realtà sia, inoltre la calvizie incipiente gli consiglia di tenere un basso profilo sul fronte capelli, quindi con la sua testa rotondetta rasata completa l’insieme. Non so bene cosa faccia e come lo faccia, però sembra sempre parlare di cose importanti e si scosta sempre un po’ quando gli si avvicina troppo, allontandosi per terminare i suoi discorsi. Se Accenture non fosse una società così seria direi che è la mascotte del gruppo.
Consulente maschio n. 4: Il capo della spedizione, capello molto corto brizzolato attaccato alla testa, pizzetto mefistofelico che copre tutto il mento, sorveglia e dirige i suoi uomini passando da una riunione all’altra, compilando piani di lavoro con Excel e facendo leva sulla sua figura diabolica. Se lo si incontra alle macchinette del caffè, impiega un attimo a spostarsi in corridoio per terminare la sua conversazione riservata con numero 3, probabilmente l’unico dei suoi uomini a dargli ancora retta. Per Accenture numero 4 è essenziale, sono figure come lui che permettono di far salire il fatturato mantenendo all’estero quell’immagine così faticosamente costruita a colpi di completi scuri.
Nella foto: Si credono sportivi