Malgrado il mese di agosto non sia stato dei più caldi, si preannuncia un rientro infuocato per le famiglie italiane che hanno figli in età scolare. Infatti quest’anno le case editrici di libri di testo hanno dichiarato battaglia alla vendita dei libri usati e sarà una lotta senza esclusione di colpi.
Come gli anni scorsi, anche quest’anno i libri avranno le loro edizioni aggiornate, qualche paragrafo slitterà di qualche riga finendo nella pagina successiva e qualche esercizio di algebra o qualche versione di latino verrano sostituiti con altri, giusto per rendere più complicate le cose a chi vorrà comprare la vecchia edizione per risparmiare, giustamente, qualcosa.
Il carolibri sembra essere inarrestabile e iniziative come quella di AltroConsumo per il rispetto dei tetti di spesa che, ricordiamolo, sono imposti a norma di legge dello stato, sembrano essere una goccia d’acqua dolce dispersa in un mare sempre più salato.
Ma c’è di più, da quest’anno gli editori hanno deciso di intervenire in maniera più diretta e subdola per stroncare il fenomeno della compravendita dell’usato; sembrerebbe, infatti, che abbiano già iniziato una campagna di recupero dei vecchi testi scolastici tramite, persone pagate per fingersi genitori in cerca di libri per i propri figli o studenti liceali in cerca di libri a metà prezzo. Anche internet è stata invasa con siti civetta come www.libriusati.it o www.testi-scolastici.com, chiusi dopo alcune segnalazioni delle associazioni dei consumatori, che servivano per recuperare in maniera del tutto anonima testi usati.
Antonio Nobile responsabile della sezione internet di FederConsumatori ci spiega "Lo sforzo di questi editori è concentrato soprattutto sui libri dei primi anni, di modo che le matricole non possano abituarsi ad acquistare nell’usato e in pochi anni far morire questo mercato."
Le varie associazioni dei consumatori hanno già calcolato che simile mossa comporterà un’aggravio di spesa dal 30%, per le scuole medie, al 40-50% per superiori e università sulle tasche delle famiglie, stiamo parlando di cifre che in euro possono variare dai 50-100, per le scuole medie ai 100-300 per i primi anni delle superiori.
Un salasso non da poco per le tasche delle famiglie che già devono combattere con l’aumento dei prezzi di testi, dizionari, quaderni e di tutti gli altri accessori per la scuola. Sempre più famiglie purtroppo si vedono costrette a ricorrere a prestiti personali e finanziamenti per spalmare su dodici mesi gli acquisti dei testi scolastici di settembre (fonte www.repubblica.it).
Soprattutto però questa nuova strategia si configura come una delle più meschine, che in questo finale di agosto comincia già a muovere i suoi primi viscidi passi tra le librerie di libri usati ancora semideserte.
post surreale!
Sono profondamente indignato da questa beffa scandalosa… si dovrebbe fare qualcosa a riguardo!
Gein: guarda i riferimenti e vedrai che è vero
velenero: fortunamente ci sono le associazioni dei consumatori, ma se non teniamo noi gli occhi aperti rischiamo di prenderlo sempre in quel posto
Che schifidi questi editori…davvero non ho parole :(
ciaooo … io sono una di quelle che ha sempre comprato i libri usati!
1) trovo scandaloso il fatto che cambiano 2 righe e la copertina e devi comprarti la versione nuova!
2) me la prendo anche con gli insegnati che cambiano i libri a secondo della sezione così da evitare la vendita di testi usati!
cmq noto, con moltissima amarezza che a distanza di 9 anni le cose non sono cambiate!!!!
vendo i libri di tutta una vita scolastica. mai usati, sono giusto un po’ scarabbocchiati
>ipg
ROTLF!
salute!
Grande ipg!
altro che multinazionali delle sigarette!
non prendiamocela con gli editori che naturalmente fanno i loro interessi, ma con degli insegnanti accattoni che per qualche bel regalino si lasciano convincere dai rappresentanti di libri a cambiare continuamente i testi