– Quando hai una pistola in mano devi sempre sparare per primo.
– Bella frase, chi te l’ha detta?
– Il prete dell’orfanotrofio dove sono cresciuto.
– Sei stato in orfanotrofio?
– Sì. Fino ai dodici anni, poi ho pensato che non ne valeva la pena.
– Doveva essere in gamba il prete.
– Per forza o non sarebbe resisito due settimane nel quartiere dove stavamo.
– Adesso che fine ha fatto?
– E’ dentro per pedofilia.
– Brutta storia.
– Di merda.
– Dai dammi una mano a tirarlo fuori.
– Che schifo. Ma quanto cazzo pesa questo porco?
– Troppo. Ma ha finito di mangiarsi i nostri soldi.
– Tu sei sicuro che qui non lo troverà nessuno?
– Chi vuoi che lo venga a cercare qui?
– Guarda che schifo la macchina, i sedili sono da buttare.
– Dovevi farteli fare di pelle, è più facile pulirli.
– Si, ma poi mi suda il culo d’estate.
– Sulla mia macchina non mi suda il culo d’estate.
– Si invece, quando ci sono salito ero sudato fino nelle mutande.
– E’ per questo che non volevi mai andare con la mia.
– Sicuro, e che ti credevi?
– Credevo che ti desse fastidio l’odore del mio cane.
– E’ per quello che compravi tutti quei profumi schifosi da auto?
– Certo non voglio mica che non siate amici.
– Dimmi una cosa ma perchè mi guarda ogni volta che dico schifo?
– Come perchè? è il suo nome.
– E perchè mai ha un nome così di cazzo?
– Ehi, modera il linguaggio, Schifo è un signora.
– Fammi capire, hai chiamato un cane femmina Schifo?
– No, non lo chiamata così.
– Eh?
– E’ lei che si gira quando la chiami così, vieni qua Schifo. Ecco brava da papà.
– Schifo eh?. Dai però muoviamoci prima che faccia troppo buio.
[Questo racconto è nato leggendo questo post.]
Sembra scritto col Polygen.
Si, sembra anche a me
Col Polistyl, direi.
…..
Sarebbe mitico
data l’ispirazione, ti sei ancora signorilmente trattenuto.