Rispettabili lettori, impagabili lettrici,
a causa di insanabili e incomprensibili divergenze con l’editore a partire da oggi la redazione di mucio.net entra ufficialmente in rotta con chi amministra e controlla questo sito. Con questo comunicato ufficiale il comitato di redazione vuole rendere palese anche ai lettori meno attenti l’insostenibilità di una situazione che da mesi si trascina senza costrutto.
Chi segue fin dall’alba di internet mucio.net aveva probabilmente già avuto sentore che qualcosa nella grande famiglia che è sempre stato questo sito si era incrinato: gli ultimi aggiornamenti erano avvenuti a singhiozzo e la qualità era andata barbaramente a rotoli, articoli erano stati commissionati ad agenzie esterne che subappaltavano progetti e/o rubriche a lavoratori indiani o malesi, quando la redazione interna subiva riduzioni di salario, era costretta a prendere ferie e a vedersi minacciata di licenziamenti.
In un caso, su cui ora sta indagando l’ispettorato del lavoro di Resina, una nostra collega, quasi al nono mese di gravidanza, è stata costretta a dare le dimissioni senza periodo di preavviso, fortunatamente non ci sono state conseguenze per il bambino, se non vogliamo chiamare conseguenza l’avere perennemente un’aria afflitta alla Paolo Brosio (clicca sul link per dare un volto all’afflizione).
Ebbene, come durante la lettura di un qualsiasi libro di Susanna Tamaro, è giusto il momento di dire basta e smetterla di farci del male da soli. A meno che non succeda qualcosa di eclatante, come il duomo di Mariconda, se vorrete continuare a leggere mucio.net, da adesso in poi, dovrete scrivervelo da soli sul vostro monitor.
Con questo le trasmissioni si chiudono qui,
Il comitato di redazione di www.mucio.net
E stato bello finche e durato…
È per tre giorni, poi risorge.
Vero?
azz, pure tu.
risorge, risorge sempre