Oggi apriamo una nuova sezione del blog per raccontare una cosa nuova, che da qui a qualche mese richiederà molte energie, molti sforzi e molta attenzione. E non sto parlando di un corso di polacco.
Da un po’ di tempo ero rassegnato a tornare in Italia solo quando ce ne sarebbe stato bisogno, tipo la prossima volta che si rifarà il risorgimento o quando serviranno di nuovo i partigiani, non che mi piaccia farmi sparare, ma, malgrado il girovita in espansione, sono un tipo pratico e preferisco l’azione alla stagnazione. Adesso se il corriere mi consegna la bicicletta magari faccio qualcosa anche per il girovita.
Visto che alle ultime elezioni il PD ha perso più del 20% dei voti, malgrado i soliti commenti di quelli che vincono sempre* un po’ di cose nuove si sentono in giro (tipo la Serracchiani), magari tra qualche anno si vedrà anche qualche faccia nuova, con delle idee nuove.
Così, visto che mi annoia aspettare, mi sono detto “magari posso andare anche io a questo congresso del PD a dirgli le cose in faccia anche io”. Ma come si va al congresso, a quanto pare le cose sono un po’ confuse, pare che nemmeno la data sia certa, ottobre al momento è solo il mese che viene dopo settembre e prima di novembre.
E poi chi può andarci? io non l’ho mica capito, magari ci può andare anche qualche rappresentante dall’estero e se dalla Polonia non va nessuno ci posso andare io. Prima di tutto, però, va ufficializzata la cosa e a quanto pare bisogna creare un circolo del PD. Ma come si fa? meglio chiedere a qualcuno che lo sa, ad esempio ho trovato la lista dei circoli esteri del PD in Europa, lista aggiornata al maggio 2008, ma ci si accontenta.
Visto che però voglio parlare con gente un po’ sveglia decido di scegliermi quelli che hanno un dominio personalizzato e magari che sono qui vicino, ad esempio a Berlino ci sono quelli di www.politicagermania.net, lo so, non c’è il link, il dominio è scaduto è c’è sopra solo dell’immondizia. Va bene, allora provo con il circolo spagnolo oppure con qualcuno che ha gmail. Fatemi gli auguri.
* secondo me pensano di aver vinto perché ancora non devono andare a lavorare.