Il signor Tonino mi ha raccontato un sacco di cose mentre eravamo in fila per i controlli di sicurezza e mentre aspettavamo l’imbarco qualche settimana fa, tralascio le cose personali e che a voi poco importano, le storie sono queste:
Durante la guerra al suo paese dei marocchini, così lui li chiamava, soldati africani parte dell’esercito francese, catturarono tre soldati tedeschi, li portarono sul sagrato della chiesa e cominciarono a danzargli attorno urlando che gli avrebbero tagliato i pendagli per metterglieli alle orecchie. I tedeschi erano terrorizzati e fecero una gran pena al signor Tonino e a chi era con lui, che andarono subito ad avvisare i soldati francesi, i quali appena saputa la cosa presero in consegna i tedeschi e riempirono i frustate i marocchini che, a detta loro, erano carne da cannone.
Il signor Tonino fu mandato a studiare in seminario, per diventare prete, e in seminario fanno (o almeno facevano, non so ora) mettere la tonaca anche ai ragazzini, però si sa che i ragazzini sono come i topi, dieci minuti senza gatto e subito cominciano a ballare, in particolare quei topi giocavano ad acchiapparello. Il signor Tonino per essere meno impacciato dalla tonaca se la alzò alle ginocchia. Nel mentre tornò chi doveva sorvegliarli e quando vide la tonaca sollevata rimproverò il signor Tonino dicendogli che quello era un abito sacro e andava rispettato. Il povero signor Tonino rimase molto mortificato, come se gli avessero dato una coltellata, mi ha detto, e da allora quell’abito gli diventò odioso perché, mi ha detto pure, “a me mi piace la libertà”.
P.s. il signor Tonino ha 82 anni e va ancora in giro da solo in aereo e in auto.