Questa non è una casa che si fa mancare nulla, inoltre siamo per il rispetto delle tradizioni di chiunque porti qualcosa di buono da mangiare (no tofu, please). Così all’avvicinarsi della fine dell’anno comincia il conto alla rovescia per i regali e le solite manfrine, cosa vuoi? no, niente, non lo so, non mi manca nulla, costa troppo, poi vediamo, magari quando avremo più soldi, l’anno scorso era stato più facile, l’affettatrice (1).
La prima occasione è il 6 dicembre, cioè oggi, che è San Nicola, e in Polonia è occasione per fare dei regali ai bambini. Ancora non ho capito se è più importante del Natale, ma essendo San Nicola il Santa Claus delle bottiglie della Coca Cola posso presupporre che le due figure siano più o meno interscambiabili e che, come al solito, il marketing abbia sconfitto la tradizione.
Il regalo per me di quest’anno l’abbiamo trovato l’altra sera da Tesco, mentre eravamo lì non ricordo per cosa. E’ tardi e non ho la forza di tirarla per le lunghe, vi basti sapere che se portate le birre io il bersaglio (elettronico) per giocare (16 giochi diversi) a freccette adesso ce l’ho. Bisogna solo che trovi la ricetta per il pollo impanato nei corn flakes e poi posso cominciare a stampare i sottobicchieri di mucio.net.
1 Ogni emigrante che si rispetti ha il sogno di poter ripetere in scala in casa sua quello che trova al supermercato vicino casa sua, non avendo un banco salumi si accontenta di portarsi un trancio di prosciutto o un chilo di parmigiano, non potendo competere con il reparto vini, sogna di poter avere una cantina propria, non potendo contare sulla bancarella di fiducia per frutta e verdura al mercato è costretto a giocare d’incastro nel freezer.