Dialoghi di cultura
Io – Conosci uno scrittore polacco chiamato Brandys?
Ola – Sì, Marlon Brandys.
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Io – Conosci uno scrittore polacco chiamato Brandys?
Ola – Sì, Marlon Brandys.
I biscotti che più di altri sono riusciti a costruire in anni recenti una solida immagine nelle menti dei consumatori sono stati senza dubbio i frollini della Saiwa, naturalmente stiamo parlando degli Oro, nome che ne sottolinea la semplicità e, allo stesso tempo, la ricchezza e la qualità di ingredienti e ricetta.
Anche chi non li ha mai assaggiati non stenterà a ricordarli se si fa cenno alle ultime campagne pubblicitarie che li hanno visti protagonisti. Sì proprio protagonisti, gli Oro Saiwa infatti sono quei biscotti che interpretano i diversi sport quando ci sono le olimpiadi o la colazione a casa di personaggi famosi.
Spot o pubblicità cartacea minimalisti che ruotano intorno alla creatività dei pubblicitari dell’agenzia Euro Rscg. Ed è proprio la creatività al centro della nuova iniziativa legata a questi biscotti, ma questa volta la Saiwa non si rivolge ai cervelli dei soliti copiwriter o grafici professionisti, bensì direttamente ai suoi consumatori proponendogli, come già hanno fatto altri brand, di contribuire alla creazione di nuove campagne pubblicitarie.
Ecco quindi l’ultima nata delle community 2.0, dove gli utenti saranno liberi di inviare le proprie proposte di colazioni o merende con gli Oro Saiwa, sotto forma di immagini o filmati: potranno poi votare quelle che reputeranno più belle, potranno utilizzarle inserendoli nei loro blog o inviarle ad amici e conoscenti sotto forma di cartoline elettroniche, oltre a poter invitare gli amici ad iscriversi alla community e partecipare con i loro lavori e progetti.
Insomma un vero e proprio social network, come va tanto per la maggiore ultimamente, ma specializzato per i creativi golosi di Oro Saiwa. Un’idea non certo nuova se si pensa ad esperienze già ben avviate come quella di Zooppa o l’ultima nata in casa Mulino Bianco, ma che vale la pena di segnalare come un altro buon esempio di aziende che si aprono alla comunicazione e decidono di creare un canale preferenziale per ascoltare quello che hanno da dire e da proporre i propri consumatori.
Voi non lo sapete, ma quell’uomo sta leggendo il piccolo principe.
E quello a fianco stringe a sé il suo zaino e guarda lontano.
(foto originale Voi non lo sapete di francescomucio)
Questo fine settimana mi sono messo a pensare cos’altro potevo scaricare da internet, finché sono in Italia e con una connessione veloce a disposizione (sebbene a mezzo servizio), così mi sono tornati alla mente Rocky e Bullwinkle, che guardavo quando avevo una decina d’anni e che mi sembrava uno dei cartoni animati più stupidi e geniali che avessi mai visto.
Questo fine settimana ho scoperto che quello che mi sembrava uno dei cartoni animati più nuovi era in realtà uno dei più vecchi, se non il più vecchio che veniva trasmesso. Mentre dal Giappone arrivavano le ultime serie prodotte, da Holly e Benji ai robot di Go Nagai, qualche importatore non si sa bene con quale lampo di genio aveva acquistato e doppiato Rocky e Bullwinkle, una serie americana andata in onda per la prima volta nel 1959 e che malgrado i trent’anni si faceva seguire anche da chi come me era abituato a raggi protonici e che piuttosto che vedere i Flintstone (partiti un anno dopo Rocky e Bullwinkle) guardava i telefilm, cosa per adulti (sempre che non fossero Supercar, Manimal o qualcosa di giapponese).
Sopra vi è l’unico video in italiano su Rocky e Bullwinkle che ho trovato su youtube, inutile dire che non esiste nessuna raccolta in dvd o cose simili per il nostro mercato, mentre in america ci sono le prime tre serie in digitale. Naturalmente torrent è mio amico, poi se mi viene approvata la mozione in casa posso provare a fare un ordine.
Questo mese gli sfondi su Smashing Magazine sono meno colorati del solito e mi piacciono un po’ meno, alla fine ho scelto questo di Lucas Tetrault e, effettivamente, malgrado i colori meno accesi del solito, fa il suo dovere.
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