I morti parlavano tra loro e si raccontavano storie fantastiche, tranne Bastek, lui non ci stava, non si era abituato alla cosa. Di solito i morti si raccontavano le cose fatte durante il loro tempo nel regno dei vivi, ma quando finiscono queste storie sono costretti ad inventarsene di nuove. I più scaltri lo capiscono per tempo, così prima di finire il repertorio di storie mondane le inframmezzano con finzioni.
Per Bastek questo era un’assurdità, raccontare storie inventate, quando ormai si era morti. Senza pensare che anche la vita prima della morte poteva essere un’invenzione.
(disclaimer: I racconti del treno sono stari scritti su un Milano-Salerno, con l’obiettivo di scrivere cento racconti brevissimi durante il viaggio. Sono arrivato ad una trentina. Questo è il risultato)
e perche usi i nomi dei mariti delle mie amiche? e se bastek o marysia lo leggono? :P
Quando scrivo veloce non ho il tempo per inventarmi nomi, eppoi mi suonava bene :P