Dialoghi con i parenti
– Sembro appena tornato dall’isola dei famosi con questa barba…
– Ciao Vladimir tutto bene?
– Almeno sn tornato da vincitore!
(dialogo ripreso dallo status facebook di mio cugino)
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– Sembro appena tornato dall’isola dei famosi con questa barba…
– Ciao Vladimir tutto bene?
– Almeno sn tornato da vincitore!
(dialogo ripreso dallo status facebook di mio cugino)
Io ho un’immaginazione molto sviluppata e la cosa a volte mi ha causato dei problemi. Tipo al funerale della madre della mia professoressa di italiano, quando tutti andavano lì a dirle “condoglianze”, un mio compagno mi disse “mi raccomando, non dirle congratulazioni”, così hoimmaginato la scena, una stretta di mano, cordiale, una leggera scossa e “congratulazioni”. Ho iniziato a ridere e alla fine niente condoglianze.
Ma non volevo parlare di questo, volevo scrivere di quello che mi accade ultimamente; poiché saltello spesso da una finestra all’altra quando sono su internet, spesso mi capita di leggere le liste dei miei contatti su facebook o su msn molto velocemente, una scorsa e via e ci sono alcuni nomi che i miei occhi leggono in un modo e il mio cervello elabora in un altro. La cosa ormai la considerò norma, quindi mi preoccupa poco e niente.
Scrivo questo però perché poco fa leggendo i contatti su msn ho visto, ma ovviamente non era vero, come sottotitolo di un mio contatto “Domine Iddio perdonami”.
Pillole Blu
Frederik Peeters
Kappa Edizioni
euro 15
ISBN 88-7471-004-6
Io quest’anno ho fatto il test, per una questione di rispetto verso una persona. Ero in fase di trasloco tra Parma e Bologna, così il modo più veloce per farlo è stato chiedere a mia mamma di prenotare all’ASL il prelievo e tutto il resto. Ovvio che alle mamme non piace quando gli chiedi una cosa del genere, però mica andavo a convivere con la mamma?
Mia mamma mi ha pure detto “tu diglielo che il figlio mio non tiene niente”. Ma che non pensiate che mi portavo mia mamma dietro quando andavo a trovare le ragazze, né che mia mamma si sia mai raccomandata di usare preservativi o cose simili, al massimo mi aveva detto come nascono i bambini.
Quando aspettavo il risultato ero abbastanza tranquillo, cioè nessuna delle tipe con cui ero andato sembrava troppo distratta su certe cose, ma non è che si può stare proprio rilassati quando un esito negativo è meglio di un positivo. Cioè anche logicamente hai bisogno di rifletterci un attimo quando ci pensi.
Se fosse andata male sarebbero cambiate mille cose, ma non sarei morto subito, anzi avrei continuato ad avere una vita normale, fatta di gioie e malumori come gli altri, oggi i sieropositivi vivono anni prima che l’AIDS si presenti, però ogni giorno avrei dovuto fare i conti con una linea viola come quella della pubblicità progresso di anni fa.
Alla fine il risultato è stato negativo, stavo bene, ma la cosa migliore è stata quando sono potuto andare dalla persona che più di ogni altra stava aspettando quel risultato, ma quella è un’altra storia.
(foto originale World Aids Day di Rhyt)
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