Gli heavy user della rete, quelli che sono i primi ad utilizzare i servizi online prima ancora che gli sviluppatori siano riusciti a dargli un nome definitivo, quelli insomma che c’erano prima che last.fm si chiamasse last.fm, prima che myspace fosse di Murdoch, prima che Gmail fosse aperto a tutti e prima che ci fossero quei filmati porno dove c’è il tipo che consegna le pizze che sono sempre e inevitabilmente con il wurstel, be’ insomma quei tipi lì storcono il naso quando si parla di Facebook, fanno quelle facce alla “Oddio, arrivano i barbari”.
A me, figlio primogenito dell’impero, i barbari non mi dispiacciono, me ne sono presa pure una in casa. Così quando penso al fatto che cani e porci ora siano iscritti a Facebook non riesco a vederla come una cosa negativa, anzi mi sembra un’occasione per far conoscere un po’ meglio la rete a chi magari non ha dimestichezza con strumenti, siti e le sue dinamiche.
Ma poiché, come dicono i tipi spicci come me, le chiacchiere stanno a zero, provo a fare qualcosa di pratico e di mettere in piedi qualcosa di concreto. L’occasione è nata ridendo con qualche amico lo scorso fine settimana, perché non creare il gruppo su Facebook del nostro quartiere?
Detto fatto, dopo nemmeno una settimana siamo una sessantina scarsa di persone, ma ogni giorno si aggiunge qualcun’altro. I primi sono miei amici, invitati da me, ma un po’ alla volta arrivano persone che conosco solo di nome o perfetti sconosciuti.
Nel forum del gruppo ci sono un paio di discussioni attive, quella sui pazzi del quartiere conta al momento una decina di interventi di una decina di persone diverse, la discussione più lunga ha 27 interventi, è quella sui confini del quartiere. Visto che a Salerno, come in molte città italiane, i quartieri non sono segnalati sulle targhe delle strade ho chiesto, e ottenuto, dal comune un file pdf con la cartina di Salerno suddivisa in quartieri. La sto ricopiando su google maps e tutti sanno quando google maps possa essere affascinante per chi non l’ha mai visto prima.
Intanto qualcuno ha postato nel gruppo un video e una ragazza una foto, presto ne arriveranno altre, nel frattempo, però, sto creando anche un gruppo su Flickr dove raccogliere le foto di Pastena che sono già presenti lì, tra poco invito un po’ di utenti flickr ad aggiungere le loro foto lì, poi segnalerò la cosa sul gruppo di Facebook, magari qualcun’altro ha un account flickr e contribuirà o semplicemente si iscriverà a Flickr ed imparerà ad utilizzarlo.
Non mi aspetto che segnalata una mappa e un gruppo flickr, gli iscritti al gruppo Pastena su Facebook inizino ad utilizzare Google Docs per collaborare in ufficio o che diventino di quelli che si iscrivono a mille gruppi su Flickr e che passano le giornate a scrivere commenti, però se anche solo sapessero di cosa si sta parlando quando si dice Google Maps o Flickr sarebbe già un passo avanti sulla strada di un utilizzo consapevole di internet, se poi qualcuno mettesse le sue foto su Flickr, invece di Virgilio usasse Gmail e domani facesse un uso più consapevole di facebook sarebbe il massimo.
Al momento però sono molto soddisfatto di come sta andando l’esperienza del gruppo, le discussioni, sebbene poche, mi sembra che siano divertenti e che possano risultare interessanti a chi le segue, credo che un po’ di foto e qualche altra discussione potrebbero rendere il gruppo ancora più interessante. Se poi qualcuno ha altre idee o proposte, qui i suggerimenti sono sempre bene accetti.
Le prossime iniziative comunque saranno più concrete, probabilmente tra Natale e Capodanno organizzeremo un incontro molto tranquillo per prendere un caffè in qualche bar del nostro quartiere o qualcosa del genere. Intanto ci divertiamo con poco.
positivista
l’importante è che non succeda come a me, finita su un gruppo dove siamo tutti ciccipucci quando ci vorremmo scannare ;)
ola: ci provo :P
FulviaLeoparti: ma non credo che ci riuscirei, poi alla fine quelli che sono sul gruppo o sono miei amici o gente che non conosco, quindi difficilmente gente che non sopporto :)