Alle due ho il treno per Salerno, Alta Velocità, ma intanto salvo ritardi saranno pur sempre sette ore. Arrivo previsto ore ventuno. Insomma un sacco di tempo libero.
Quindi dichiaro che sul treno, quaderno alla mano, mi impegnerò a scrivere cento microscopici racconti.
Se arrivo a cento li metto insieme e li mando a qualche editore, se non arrivo a cento li posto sul blog così per un po’ di tempo non devo scrivere nulla.
Non è facile, gli scogli maggiori sono il sonno, gente fastidiosa accanto e perdere il treno.
Tra l’altro oggi sto così bene che sto pensando di lasciare il computer a casa per tutto il fine settimana.
Anche io ho un treno, inverso al tuo. Mi hai dato un’idea.
Com’è andata? io mi sono fermato a ventinove, tra telefonate, chiacchiere con altri viaggiatori, fastidi e penna persa a Napoli.
Li ricopierò qui