Cartoline da Berlino
Il fatto di essere straniero in terra straniera da quattro mesi a volte mi fa dare per scontate le cose buone che ci sono a vivere fuori. Ultimamente, per noia, dal lavoro avevo ripreso a seguire la politica italiana, a guardare i siti di repubblica e corriere, poi sono venuto qui per il weekend e collegarsi ad internet è un po’ un casino: l’albergo dove sto è carino e lo consiglio se si vuole spendere poco, ma ha internet a pagamento e qui le wifi aperte non si trovano dappertutto come a Barcellona o a Varsavia.
[Wifi aperta sicuro al Sony Center e da Hageen Dazs vicino Potsdamer platz, ma la wifi prende anche da Starbucks, che invece ha la sua a pagamento con t-mobile.]
Due giorni senza internet e dimenticando il resto del mondo fanno ritornare a guardare la realtà con occhi diversi, soprattutto se poi quando ritorni su repubblica leggi di Bossi, eccetera, eccetara. Beh, qui, all’estero si sta proprio bene, settimana prossima vado al consolato a reggistrarmi all’A.i.r.e.
Volevo scrivere qualcosa sulla città, consigli, impressioni, Trabant o altre cose, ma me n’è passata la voglia. Mannaggia a quando è arrivata internet.