Ore 3.59
Benvenuto in zona Bius…
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Entra anche tu nel club si tromba la prima sera.
(gli iscritti possono lasciare nei commenti le loro testimonianze ed esperienze)
“Temi il calore che proviene dal sole e le pioggie che vengono dal mare” gli diceva la balia quando ancora non si reggeva in piedi e adesso che era il signore dei possedimenti di famiglia, che per generazioni erano passati da padre in figlio e da figlio a nipote.
Scese dalla montagna da cui osservava la valle dove i suoi lavoranti si spaccavano la schiena quotidianamente, con il sole e con la pioggia, dall’alba al tramonto, a loro non era concesso seguire i consigli della sua balia. Loro, bestie, durante il giorno sembravano vivere solo per il lavoro, ma spesso durante la notte si abbandonavano a suoni, danze e colori che il signore temeva e odiava.
Si inoltrò tra le palme e la selva di schiene che voltandosi gli svelavano volti di uomini e donne che avevano provato più la frusta che il rispetto, bocche senza denti, cicatrici e i segni di una malnutrizione che contrastava con il rigoglio che la circondava.
Al centro di una radura, un camion già in moto aspettava un gesto o un cenno del capo che gli dicesse che era il momento di partire. Il signore sollevò lievemente il cappello con la mano e si avvicinò al portellone sul retro, si guardò intorno; era in mezzo alla giungla, a quelli che suo nonno considerava poco più che animali da prendere a fucilate e che avrebbero potuto sbranarlo se solo avessero voluto.
Allungò la mano e strappò una banana dai caschi sul camion, senza esitare la incise con il coltello e ne tagliò un pezzo. Nel portarla alla bocca si voltò verso gli occhi senza fondo che aspettavano. Poi sorrise.
Un uomo corse al camion e chiuse sbattendo il portellone, il camion cominciò a muoversi per consegnare il carico, gli uomini e le donne che fino ad allora erano stati in silenzio improvvisamente cominciarono ad urlare, a cantare e a ballare sul ritmo di mani e tamburi. L’uomo del monte aveva detto sì.
Nella notte, a casa, prese nota sui registri del carico di banane del giorno e poi, sul diario che teneva accanto al letto, sul comodino scrisse “Temi il calore che proviene dal sole e le piogge che vengono dal mare, ma ancor più temi il destino che ti fa essere un manichino a cui tirare i fili, temi la paura di cambiarlo perché ti mangia il cuore e ti rende bestia tra le bestie.”
P.s. Ovviamente manca qualcosa, qualcuno indovina?
P.p.s. Questo post sarebbe dovuto essere sul Post Jukebox, ma visto che erano parole e regole di Ola lo metto qui.
Grazie alla mia amica che ha, alla lettera, tempo da perdere, ho ricevuto il mio invito per utilizzare Lloogg, un servizio quasi del tutto inutile che permette di monitorare in tempo reale gli accessi al proprio sito.
http://www.mucio.net/2007/03/21/cose-da-provare-in-polonia-i- pierogi/ from Google.it searching for pierogi
62.101.126.208 Italy 1440×900 MSIE 7.0 running on Windows XP
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 5.1; .NET CLR 1.1.4322)
10:54:25 Mar 5 – 10 urls previously visited in the same session/tab
Dopo aver inserito il codice fornito da Lloogg nel codice della propria pagina, il sito non fa altro che mostrare in maniera compatta il profilo di chi sta visitando il nostro, mostrandoci dati come l’ora a cui ha effettuato l’accesso, da dove è arrivato usando quale browser e quale sistema operativo.
http://www.mucio.net/2008/02/27/togo-double-ovvero-come-farsi- prendere-in-giro/ from Google.it searching for togo double
217.12.183.238 Italy 1024×768 MSIE 6.0 running on Windows XP
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1; .NET CLR 1.1.4322)
10:55:23 Mar 5 – 6 urls previously visited in the same session/tab
La cosa più divertente di Lloogg è la possibilità di vedere in tempo reale le chiavi di ricerca che dai motori di ricerca portano al vostro sito e a meno che non abbiate un sito che parli esclusivamente di punto croce vi renderete conto in breve che il mondo è pieno di malati.
http://www.mucio.net/2005/12/02/consulenti-accenture/ from Google.it searching for come si vestono in accenture
82.51.87.132 Italy 1024×768 Firefox/2.0.0.12 running on Windows
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it; rv:1.8.1.12) Gecko/20080201 Firefox/2.0.0.12
11:52:31 Mar 5 – 49 urls previously visited in the same session/tab
Per un’utenza di tipo professionale Lloogg può essere un utile strumento per capire rapidamente in che modo si è posizionati nei motori di ricerca e quanto tempo impiega il contenuto del proprio sito web ad essere indicizzato.
http://www.mucio.net/2005/09/28/il-caso-hunziker-ramazzotti/ from Google.it searching for eros ramazzotti è gay?
213.140.22.68 Italy 1152×864 MSIE 7.0 running on Windows XP
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1; .NET CLR 1.1.4322)
11:54:00 Mar 5 – 18 urls previously visited in the same session/tab
Per quanto mi riguarda, Lloogg mi ha fatto venire in mente che forse è il caso di chiamare Antonio Sgallatta, lo storico presidente di giuria del Premio Gigi e vedere di organizzare qualcosa per il mese di Marzo.
Per chi si è posto l’ultima domanda, la mia risposta è “credo di sì”.
Lui ha provato a giustificarsi dicendo che in Polonia si usa così, non gli hanno creduto e l’hanno licenziato. Già perchè a quanto pare masturbarsi con un’aspirapolvere non è ancora una pratica socialmente accettata dalla buona società inglese.
Cosa sia scattato nella mente di questo povero polacco non possiamo dirlo, certo è che Henry Hoover, l’aspirapolvere, con quel faccino così carino, gli occhietti ammiccanti e il movimento ondeggiante sia stato di certo una tentazione troppo forte per il giovane immigrato costretto a chiudere nottetempo tutto solo le porte di un cantiere di lavoro nei pressi di un ospedale della vecchia e grigia Londra.
Si sa la solitudine fa fare cose strane, la notte, col suo manto che copre tutte le brutture del mondo, deve essere sembrata una tenera alleata a quel malinconico ragazzo delle campagne di Lodz, così lontano da casa e dalla sua fidanzata e così pieno d’amore per il fratello di lei.
Per Johnson: evita battute sul fatto che visto come stanno messi i ragazzi polacchi, anche io posso avere il mio successo in Polonia
Per Ola: Noi usiamo la lavatrice.
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