Io non li conosco i Kiss, non ho mai sentito una loro canzone, non li ho mai incontrati in qualche festa di quelle giuste e non mi sono mai truccato come loro, però ho visto il loro film ed è un film fantastico.
Trama dell’opera: Ciro, Salvio e Sucaminchia, quattro superappassionatissimi fan dei Kiss decidono di andare a Detroit per vedere un concerto dei loro beniamini, dopo tante peripezie riescono a vedere il film, ma il percorso irto di difficoltà assumerà prima della fine il sapore di un viaggio di formazione, perché i Kiss sono meglio pure di Goethe.
Un film per ragazzini un po’ sopra le righe, oltre i soliti genitori che non ne vogliono sapere niente del rock, bulli della scuola discomaniaci, rapinatori, polizia e acne giovanile, il film si è beccato un bel divieto ai minori di 17 anni non accompagnati negli Stati Uniti l’uso spinto per le parolacce, il sesso e qualche droga. Menzione speciale per la quarantenne che si fa uno dei ragazzini nel parcheggio del locale di streap tease dopo che ubriaco si è esibito davanti a decine di vagine ululanti.
Memorabile il finale in cui il protagonista che sta per entrare al concerto, incontra la madre che tiene un comizio contro i Kiss e si becca uno shampoo perbenista, a quel punto, malgrado i titoli di coda siano ormai incombenti, con la morte nel cuore, decide di dire alla sua vecchia tutto quello che pensa di lei e delle sue battaglie puritane, sa che così non ci sarà un finale lieto, ma la fa comunque una pezza lasciandola sola e incartapecorita*. E poi va al concerto. Ah, è vero, poi ci sono anche i Kiss che cantano una mezza canzone.
(nella foto da repubblica.it: i Kiss è un loro piccolo fan non vedente)
*E noi adolescenti dentro esultiamo e siamo tristi per lui perché sappiamo che quando sei la parte debole non puoi giocare se non a somma zero, se non vinci facendo perdere l’avversario lui non ti rispetterà.