Alla fine io quando esco dall’ufficio ho finito, vado a casa, faccio quello che mi pare, certo di solito la casa è talmente incasinata che non c’è spazio nemmeno per buttarsi sul divano e non ho il tempo per scrivere o fare altro. Però se penso a quelli che fanno lavori che li divertono, che in ogni ora del giorno possono avere delle idee, che devono essere sempre pronti a metterle in pratica, che possono cominciare a lavorare alle nove di sera perché hanno la musa che chiama a quell’ora, che devono avere il tavolo con il computer sempre pronto per mettersi a scrivere o uno spazio loro dove creare, che quando guardano la televisione stanno sottraendo del tempo al lavoro, che quando perdono troppo tempo poi non producono nulla perché nessuno pretende nulla da loro, che quando fanno un week end fuori non se lo godono perché sarebbero potuti essere a casa a creare un capolavoro, be’ quando penso a loro credo che non sia tanto meglio di fare otto ore fisse in ufficio, con il cervello che puoi buttare quando esci e sostituirlo con uno completamente vuoto.
Io sono per il cervello vuoto.
non hai tutti i torti
verissimo, bisogna saper svuotare il cervello :)
ormai quanta gente lavora ancora ad ore :P?
hertz: ma no dai, sono bei lavori, però a volte avere tanto tempo libero è non avere tempo libero.
naimaxx: non lo so, a me mi pagano a giornata
Anche io , sai ? alla fine leggendo..tutto, la penso anche io …
Mah. Già provato a creare e basta?
tu purtroppo c’hai ragione, e io purtroppo sono una di quelli che non possono buttare il cervello.
(e adesso LO SO, lo so, ti stanno venendo in mente circa ottocento battute cattive. me le dirai a voce, quando io ti darò il tuo regalo che ovviamente poi NON ti ho spedito. :P)
stefigno: boh, poi immagino che come al solito dipenda
Henry Calvino: Se ho già provato io?
Gein: Forse il prossimo weekend, mi spiace per chi legge il blog
Oui…
ti capisco, mi trovo nella stessa situzione
e ti do ragione
(ma non ne sono completamente convinto)
Henry Calvino: pago un affitto e le rate della Bombonera, mi sono venduto l’anima per trenta denari
toso: nemmeno io
Allora magari è solo un pizzico di, comprensibile, invidia.
Vero, ma non sottovalutiamo uno stipendio decente ogni fine mese.
…esiste un lavoro supercreativo in cui tu stai li, seduto a pensare, in silenzio. Leggi e ti informi una cifra; poi consigli, spieghi, sviluppi progetti e magari scrivi.
Ecco, un lavoro così, magari pagato bene. E io sono a posto.
Non dico il blogger eh… :P
sonounprecario: no, io ne voglio uno migliore, stai lì pensi e dopo pranzo dormi
io sono per il block notes sul comodino!
red
io lo tenevo nel letto, ma quando ci trovi qualcuno nel tuo letto al posto del quaderno non hai molta voglia di scrivere
beh dipende, è tutta una questione di suddivisione degli spazi temporali!
red
Quelle poche ore del giorno che passavo con Ola volevo dedicarle a lei (e a me)