Ci sono cose brutte
Ci sono cose brutte, ci sono cose brutte che ti fanno paura, ci sono cose che ti fanno paura quando sei nel letto, al buio e senti un rumore sconosciuto, quando sai che nella soffitta di sopra non può esserci nessuno e cerchi di non pensarci, di chiudere più forte gli occhi, che se arriverà qualcosa non vorrai sapere cosa sia.
Ma ci sono delle volte, in cui sei nel letto con l’unica persona con cui vorresti essere, che potrebbe arrivare qualunque mostro assetato di sangue, qualsiasi creatura da incubo, che non te ne importerebbe nulla perchè hai già tutto e stai bene così. Anzi ti prendi il lusso di esplorare le possibilità, gli esseri più abbominevoli e terrorizzanti iniziano a popolare la tua soffitta da dove, forse, poco prima avevi sentito arrivare quel rumore sordo che nulla di buono presagiva.
E non sai, che la più orribile delle tue ipotesi, quella a cui eri arrivato stringendo tra le tue braccia l’altra metà del cielo con il sorriso da fesso e contento sulle labbra, è quella esatta.
“Scheiße” mormorò Helmut Kohl mentre in quel sottotetto continuava a cercare di allacciarsi quel reggiseno troppo stretto di pizzo nero, le autoreggenti nere gli fasciavano le cosce flaccide sulle quali un ventre strabordante adipe appariva enorme nel riflesso dello specchio che aveva di fronte: tentò ancora trattenendo il fiato e ondeggiando pericolosamente sulle lucide scarpe col tacco rosse.