Se c’è una cosa che gli svedesi sanno fare bene di certo non è cucinare. Se c’è una cosa che ha cambiato la vita di tutti quelli che hanno dai venti ai trentacinque anni è l’Ikea.
Anche se nessuno ha mai fatto caso ai mobili dei propri genitori, quando si scopre l’Ikea si comincia a pensare a come si vuole arredare la casa e che questa sarà arredata tutta con prodotti usciti fuori da un negozio Ikea. E’ quasi un lavaggio del cervello.
Punti luce. La prima volta che sono andato all’Ikea, ed ero già abbastanza grande, la cosa più fantastica che ho visto è stata una spiegazione del come si dovrebbe usare la luce in casa.
Insomma c’era questa camera arredata e su una parete c’era un enorme pulsante giallo, schiacciandolo cominciava una dissertazione su come illuminare i diversi punti della casa, con lampade e faretti che si accendevano per mostrare praticamente quello che la voce registrata raccontava.
A quel punto come non dargli ragione. Prima della fine anche io volevo le mensole della libreria illuminate o delle luci soffuse in un angolo del mio salotto.
Oggi montando la mia nuova lampada per la scrivania ho contato ben cinque diverse luci nella mia camera, un lampadario, due lampade da terra, di cui una orientabile, la lampada sulla scrivania e il faretto sul letto, e ancora mi mancano quelle per illuminare la libreria.
Cuscini. Una delle cose simpatiche dell’Ikea è che se devi comprare un materasso puoi provare quelli che vendono poggiandoci sopra il culo o stendendoti o facendoci sopra due salti. Certo non sono i migliori al mondo come qualità e potreste trovarne di simili a prezzi inferiori, ma provarli è divertente. Guardare ma toccare.
Per i cuscini è la stessa cosa, solo che sono inchiodati su dei ripiani, provarli fondamentalmente vuol dire saggiarne la consistenza e lo spessore con le mani, ma c’è sempre qualcuno che ci appoggia la faccia sopra.
Stasera ne ho comprati due che a stento entravano nelle federe, federe Ikea anche loro, non saranno quelli dei miei genitori, che sono alti e morbidi come piacciono a me, ma davvero sono fantastici, non vedo l’ora di dormirci. Ovviamente ho avuto già una prenotazione per farci la guerra.
Cucina svedese. Stasera all’Ikea c’era l’aperitivo e il buffet ad un euro e cinquanta. Peccato andassi di corsa e con due enormi cuscini sotto braccio.
P.s. Alla fine anche io ho ceduto alla tentazione di scrivere un post sull’Ikea come fanno tutti i bloggher, ma tant’è a me l’Ikea piace, devo solo trovare il modo per farmi pagare da loro per andarci.
Perché non ti fai sponsorizzare dall’Ikea, certo poi finirai per andare in giro con magliette con su scritto Ikea, con automobili con la scritta “Ikea” sulle fianchate, dovrai avere solo mobili Ikea e in ogni articolo del tuo blog dovrai ricordare ai visitatori quanto sono belli i mobili dell’Ikea, e come i negozi Ikea siano accoglienti e come il personale Ikea sia generoso, disponibile e pronto ad aiutarti. L’unico problema è che quando esci con gli amici, dopo un’ora in cui continui a parlare solo dell’Ikea la cosa diventa imbarazzante…
A me l’Ikea ha sempre divertito di brutto! Certo pranzare con le polpette ai mirtilli non lo consiglio. Però i muffin e le patatine nel sacchetto,insomma la roba confezionata non è male.
Nota: occhio a comprare i letti Ikea: funzionano solo con lenzuola e federe Ikea, non rispettano le nostre misure standard.
pure a me l’ikea piace anche se fa tanto blogger. e poi a barcellona ci andavo perché si mangiava il menù bambini a un euro, e l’hot dog costava cinquanta centesimi. la prossima volta si fa un cuscino a testa e ci si ferma a mangiare, mù.
oh aspetta, chi è che ha parlato male delle polpette con la salsa di mirtilli????
somma eresia ingiuriosa!
Io adoro le matite dell’Ikea. Non mi bastano mai.
questa volta non sono d’accordo con isla e quoto gein, le polpette sono intoccabili!
Voi siete pazzi!
Messaggio privatissimo per Johns: togli l’immaginetta per commentare col codice da te, se no io non posso più commentare. Comincerò a farlo qui, se no.
Il mio ex ragazzo aveva l’incubo dell’Ikea. Ogni volta che avevamo bisogno di un mestolo nuovo lo caricavo in macchina e lo trascinavo là dentro. Lui cercava di ridurre il danno passando direttamente al reparto utensili. Io mi divoncolavo dalla stretta e gli rispondevo: no, dai, facciamo tutto il giro, sia mai che ci viene in mente qualcos’altro.
Beh se ci appoggiano la faccia per testare la “bontà” va già bene…pensa se qualcuno cominciasse a prenderti a cuscinate per testare la loro resistenza alla lotta!!! ; P
abfio: si potrebbe fare, tanto i miei amici lo sanno che parlo sempre di stupidaggini, conosci qualche dirigente ikea?
Isla: le polepttine non sono un granchè, con le salse però migliorano un po’. Per federe e lenzuola non ti so dire, io mi ci sono sempre trovato bene.
Gein: ultimamente sto cercando di evitare i wustel, ma li adoro, quando vuoi lo sai che puoi venire, ‘sta aspetta a te, anche se sei una sola :P
Alessandra: ladra :P quante ne vuoi?
Johnson: potevo scrivere anche di quando abbiamo caricato il letto nella tua macchina.
Juditta: io non ho mai sopportato quelli che vanno all’Ikea e ne parlano male, se non ne avete voglia statevene a casa e non rompete al prossimo vostro. Eppoi il giro completo è divertente :)
marta: io a quelli che ho preso un paio di cazzotti di prova glieli ho dati :)
Mi si è appena rotto un divano Ikea comprato meno di un anno fa.
Tanto caruccio, lui, ma le assi portanti erano fatte da due pezzi di legno incollati insieme, anziché da un blocco unico.
Ora, che fai: cancelli il mio commento o rinunci a farti sponsorizzare? ;P
No Mucio, non conosco alcun dirigente Ikea, ma all’indirizzo internet http://www.ikea-group.ikea.com/corporate/press/press_contacts.html
c’è il numero con cui contattare il responsabile della sala stampa italiana dell’Ikea. Magari lui ti può aiutare…
ecco avendo 37 anni mi sento un po’ tagliato fuori, perché non hai scritto dai 20 ai 40? comunque arredai la mia casa interamente ikea prima ancora di sapere dell’esistenza di una cosa chiamata blog. sono troppo avanti.
Una segnalazione per tutti i fans e i dissacratori scatenati dell’IKEA WORLD: è on-line questo blog dedicato…per riderci e per pensarci…www.inpuntadipenna.com
[…] C’è chi la odia e chi la ama (forse in modo ironico). E c’è persino chi ha deciso di sincronizzare il proprio bioritmo in base al suo primo contatto con lei. Eppure è vero che il primo contatto con lei ti sconvolge la vita. E poi non sarai più libero, bensì schiavo dello stile svedese. Sto parlando ovviamente dell’Ikea, croce e delizia di ogni 20-40enne che decide di mettere su casa. Inevitabilmente si finisce lì, per il semplice motivo che qualsiasi alternativa, anche la più economia, è molto più costosa (ma sarà vero?). Naturalmente l’insidia sta nel percorso tortuoso dello spazio espositivo, nella trovata dei pacchi piatti che in realtà scaricano il 90% dei lavoro (e dei costi) al cliente, nelle polpette svedesi al sugo di cannella e marmellata di mirtilli, ma come fa a non piacere. È proprio così: non si può uscire dall’Ikea senza la voglia di portarsi a casa metà della roba che si trova all’interno perché ogni centimetro quadrato di questo luogo ameno è una pompa comunicativa. Compra compra compra! L., la migliore amica di sempre, mi aveva avvertito: se compri da Ikea non ti guarderò più in faccia. Mi dispiace L., ho ceduto, come tutti. Ora sono circondato da viti, bulloni, chiavi e pannelli sagomati. Davvero tutto questo si trasformerà in uno scaffale? Persino le sedie sono smontate pezzo per pezzo e riposano in un pacco sottilissimo. Ma come fanno? […]