Questo libro è una storia, una storia che dura poco, qualche giorno e duecento pagine, ma è una storia importante, è la storia di un culmine, di una vita che arriva nel posto più dimenticato di tutti, sia fisicamente che mentalmente, per poi tornare indietro, riarrotolandosi su se stessa.
La vicenda inizia in uno dei modi più banali, l’autore è a Mosca per lavoro, per consegnare degli articoli, in stazione però, invece di ripartire verso San Pietroburgo, verso casa, decide di prendere il primo treno per il posto più lontano possibile, arriverà così nella profonda desolazione delle repubbliche asiatiche ex-sovietiche, dove troverà un mondo dimenticato dal resto mondo e che vuole dimenticare il resto del mondo. Città e paesaggi fatti di polvere, di violenza e di miseria.
Arrivato lì scoprirà che tornare indietro non è così semplice e il ritorno sarà un altro viaggio che lo condurrà ancora più lontano, fino all’altro estremo dell’impero sovietico, fino all’estremo della sua vita, quando sarà sul punto di arrendersi e di perdersi.
Non ho il libro sotto mano e l’unica citazione che volevo riportare è quella che è in testa a questo articolo, perchè l’altra notte, mentre ero in treno per Bologna ho avvertito chiaramente che qualcosa ha cominciato a girare al contrario anche nella mia vita e forse il viaggio cominciato qualche anno fa tra qualche tempo potrebbe anche avere una prima fine.
mASIAfucker
Il’ja Stogoff
trad. Mario Alessandro Curletto
ISBN Edizioni
15,00€
come perdersi e trovarsi…
bellissimo libro, ottima scelta.
L’hai letto anche tu?
Dannato mucio…ho letto pochi libri in vita mia…per colpa tua devo cominciare proprio adesso?
…lucca…
Presente
si l’ho letto anche io…me l’ha regalato un’amica…davvero bello…anche se l’ambientazione non mi piace particolarmente…
preso nota, ma si trova o è uno di quei libri che devi battere 800 negozi per trovarlo e poi lo trovi nel posto più scrauso possibile?
FettaBiscottata: i posti non credo possano piacere a nessuno, però il libro merita davvero, sono davvero stupito che ti sia capitato tra le mani.
FulviaLeopardi: I libri ISBN volendo si fanno notare in libreria, comunque sono spesso bei libri quindi è facile averli ordinandoli in una qualsiasi libreria se anche non l’avessero sul momento
Non mi sentirei di consigliare il libro pur non avendo faticato a leggerlo. Interessante si, ma da un punto di vista sociologico (trattasi di subcultura) forse e non certo letterario. стогOFF (come gli piace identificarsi) sembra rifare il verso a bukovskij, ma gli manca un pizzico d’originalità. Banale l’idea e lo sviluppo del viaggio. Comunque a tratti c’è anche un po’ di comicità, non saprei dire se volontaria.
Io l’ho letto come un diario del viaggio e mi pare che così venga presentato da ISBN. Sinceramente a me ha impressionato molto la descrizione dei luoghi e della gente incontrata. Secondo me è da leggere se si è pronti a scoprire che fuori la porta di casa ci sono dei posti che sembrano davvero dei pianeti alieni