Giuseppe di Arimatea
Per il giovane bolognese trendy di questa finalmente calda e afosa estate 2006 è un must poter vestire qualcosa di fresh and cool come il fashion apparel Giuseppe di Arimatea1.
Il look Giuseppe di Arimatea si compone di capi d’abbigliamento semplici che lasciano ampia libertà di scelte ai boys, così da fargli esprimere la propria individualità e la sempre meno nascosta vanità maschile. Muy egochic.
Allora, stop and go con un pantalone a pinocchietto di cotone o lino, che arriva a metà polpaccio, la scelta di colori e tessuti è lasciata totally al gusto di chi lo indosserà, l’importante è che siano pantaloni ampi, freschi e comfy, o che diano l’impressione di esserlo. In zona uni la lunghezza della gamba o il cavallo più o meno alto fanno riconoscere i più modaioli come appartenenti a questo a quel gruppo.
Sopra al pantalone può essere indossata una camicia o una t-shirt, la maglietta può essere più o meno aderente, mai però troppo macho-attillata, la camicia invece comoda ma non troppo ampia: che non diventi una tunica come quelle di qualche anno prima, quando fashion e Gesù Cristo erano un binomio legato a filo doppio.
Gli accessori e i dettagli però non vanno sottovalutati, il sandalo, obbligatorio, può essere il classico di cuoio a bande larghe per le serate più eleganti, ma può trovare una valida alternativa nell’infradito beach, che anche sotto le two towers fa la sua figura. Completamente out sono le scarpe da ginnastica chiuse che alcuni si ostinano a conservare con calzini neri che sono davvero dei knock-out per gli occhi.
Per gli impegni di tutti i giorni chi veste alla Giuseppe di Arimatea non può fare a meno di una borsa a tracolla con padelletta, molto easy e capiente per tutto il necessaire night&day. No alle vecchie borse verde militare o distrutte dagli anni, adesso è il momento di una maggior cura e anche il broken-style dev’essere sempre misurato e non trasandato, cheap sì, ma con classe.
Braccialetti e ciondoli sono permessi, ma se fatti in materiale naturale, quindi si ai ciondoli di legno e alle collane di caucciù, le catenine d’oro della prima comunione o i blocchi d’argento darkage possono rimanere a casa per quando torneranno di moda, magari dopo la prossima era glaciale.
Per quanto riguarda l’hair infine nel summertime 2006 è curl, riccio la parola d’ordine, capello corto, ma riccioli piccoli e ben curati, mai crespi, magari anche solo qualcuno che cade dietro le orecchie quasi distrattamente, ma mai irregolari o molli. Il codino c’è, ma è quasi invisibile, più un vezzo che atro. La barba invece va lunga ma non lunghissima, curata sulle guance e sul collo, non più i barboni dell’inverno, ma nemmeno la barbetta dei tre giorni alla Mickey Rourke.
Insomma anche quest’anno Bologna ci propone qualcosa di nuovo e interessante in fatto di moda, tendenze e riscoperte. E dire che una volta qui si disegnavano solo fumetti pieni di parolacce.
1Per i soliti meno informati Giuseppe di Arimatea è uno dei seguaci di Gesù che erano presenti alla sua crocifissione, la leggenda vuole che fu colui il quale raccolse il sangue versato da Gesù sulla croce in un recipiente che poi sarebbe diventato, il sacro Graal. Che poi uno vada ad una crocifissione e si porti dietro una tazza a me questa cosa me la devono ancora spiegare.