Quando sono andata l’ultima volta alla Feltrinelli quel libro mi ha indotto una dipendenza, ogni volta che passavo vicino alla pila dovevo strofinare con un polpastrello il peluscino…
Graziosa recensione, lo voglio anch’io e finirò per descriverlo,perchè non ricordo mai nulla, come quel libro con copertina sottile bianca con una pecora disegnata, si una specie di giallo…ha capito?
Ale: io invece tendo a non strofinarlo per non rovinarlo :)
Redlock: ricordati del ciuffo di lana in copertina :)
Di nuovo riproposta una fondamentale categoria del pensare francese: la dicotomia entre la ville et la campagne!
Ma quale dicotomia, io quando avrò i soldi mi faccio la villa in campagna.
Come si dice, larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che dicotomia.
Ho sorriso per tutto il tempo che l’ho letto. E poichè sono una veterinaria vicinissima al mondo ovino, alla fine non ho potuto che piangere: con poetica analisi l’autrice traduce in parole la grazia modesta di questi animali.
In una storia da leoni.
Quest’ultimo commento è meglio della mia recensione :)