Alatasair il dromedario ama viaggiare di notte, arrivato sulla sommità di una collina accende il fuoco e comincia a fumare la sua pipa.
Quella sera però arrivò accanto a lui il gufo Sonetto, quello che canta le ballate popolari volgari. “Oggi non suoni?” chiese Alatasair.
– No, non stasera. – rispose il gufo.
Rimasero in silenzio per un po’, ravvivando il fuoco, poi Sonetto chiese guardando in alto: – Tu sai leggere il futuro nelle stelle?
– Non esiste nessun futuro nelle stelle. E’ solo gas incandescente che brilla.
– E il destino?
– Nemmeno.
Rimasero ancora un po’ zitti a guardare il cielo. Poi il dromedario si piegò in avanti per curare il fuoco:
– Passami quel pezzo di legno.
ola ola
non so cosa pensare di Sonetto…
oggi mucio ci fa un regalo…yuppì!
duscampo: ola alo
qb: nemmeno io, figurati
qb2: regalo pronto
Secondo me Sonetto ci vuole provare col cammello..ops…volevo dire dromedario.
w l’ombrello leopardato.
Zuhair disse che il destino è un cammello cieco.
niente
non riesco ad essere di nuovo felice
Viski: vedremo come si evolverà la situazione
una felice: viva
dhalgren: Monod affermò che il caso è captato, conservato e riprodotto dal meccanismo dell’invarianza e trasformato in ordine, regola necessità. Quindi, aggiunse che da un gioco completamente cieco, tutto per definizione può derivare, ivi compresa la vista. Forse è per questo che il nostro conoscere è simile al gioco della mosca cieca. (Angelo Spena)
duscamp: vedi se quello che ti ho scritto può aiutarti
dio non gioca a dadi diceva qualcuno.
d’altra parte la creazione vista da quaggiù sembra un gigantesco \”gesto dell’ombrello\” cosmico…mah
è una bella storia, così come le stelle sono solo masse di gas incandescenti…
IPG: questa è una stronzata, detta solo per darti un tono
Corazon: grazie, non so se è un complimente però è una frase che c’azzecca con il racconto :)