Il terrone corre sul treno
Cari amici e care amiche in ascolto abbiamo per voi la vacanza che da tempo aspettate, il relax tanto agognato, il riposo che giustamente meritate. In collaborazione con Trenitalia, ex Ferrovie dello stato, un weekend all’insegna del buonumore e della serenità.
Perchè restare nelle vostre case, sui vostri letti o buttati inutilmente su un divano, quando invece potere conoscere, scoprire, imparare divertendovi gli usi e i costumi del vostro paese? passate anche voi un weekend in treno e tornerete a casa diversi, cambiati, in peggio.
Probabilmente se non avessi letto questa pubblicità non sarei tornato a casa in treno questo fine settimana, ma l’ho fatto quindi eccovi un parziale elenco dei personaggi incontrabili grazie a Trenitalia.
1) L’occupatore di posto. Alla stazione di Napoli qualsiasi sia l’orario, quando ci sono treni a lunga percorrenza ci sono sui binari dei tipi che vi chiedono, se avete l’aspetto di attempati e analfabeti signori, a che posto siete seduti e si offriranno di correre sul treno a prendervi i posti e di portarvi su le valigie per occuparvelo. Addirittura si fanno aiutare da un palo che, pur non essendo salito sul treno a Salerno, all’arrivo a Napoli centrale apparira da solo sbucando da scompartimenti prima deserti. Sono allo studio da parte dell’aviazione americana in quanto anche invisibili ai radar.
2) “Acquapaninibirre”. Protagonista di una prossima puntata di quark, questi strani animali, discendenti dai venditori ambulanti, vivono tra Napoli e Formia, nei periodi più caldi si spostano un po’ più in giù o più in su lungo lo stivale. Fate attenzione, probabilmente sono quelli che informano i ladri di valigie su dove sono le prede più succose. Gli avvocati di Trenitalia si chiedono ancora se facciano parte di una cooperativa o siano cani sciolti, per poporgli un contratto di categoria o ad personam. Alcuni di questi sono promossi e ufficializzati con il carrellini portabevande di Trenitalia sugli intercity. Se ve lo steste domandando “Sì, le loro corde vocali sono atrofizzate”.
3) L’emigrante verso l’Emilia. Tra Nocera e Caserta verso l’Emilia, ogni fine settimana si spostano qualche migliaia di persone, uomini che dalla Campania vanno a lavorare nelle fabbriche o nelle imprese edili del nord. Ragazzi tra i 18 e i 35 anni solitamente, ma con punte anche più alte, che, anche con anni di esperienza, a Napoli verrebbero pagati 3,5 euro all’ora, tra Parma e Piacenza prendono stipendi tripli. E non è che sono fessi al nord, i napoletani che vanno su sono spesso più in gamba degli autoctoni, più veloci e più reattivi. Desta meraviglia che il fatto che ogni fine settimana facciano su e giù, ma da quando c’è la promozione “senza biglietto viaggi lo stesso” i prezzi sono diventati più abbordabili.
4) L’arringatore di folle. Dove sarete tre o più io sarò in mezzo a voi. In qualsiasi carrozza e scompartimento voi possiate essere, sentirete sempre ad un certo punto il discorso dell’arringatore di folle, che parla della situazione di Napoli con i suoi compagni di viaggio. Di solito sono discorsi sensati, di persone che lasciano la loro città e la famiglia per andare a lavorare e quindi vivere senza appoggiarsi alla camorra, anzi che schifano i delinquenti e che vorrebbero fare qualcosa. Purtroppo però spesso sono persone che hanno a stento il diploma e quindi non si sa fino a che punto potranno incidere sui loro figli fornendogli un’eduzione adeguata. Incrociamo le dita e speriamo nella prossima generazione.
5) L’ingessato. L’ingessato è quel tipo che arriva, si siede e chiude gli occhi, dai suoi movimenti sembrerebbe che non può allontanare le braccia più di dieci centimetri dal corpo. E’ immobile e silenzioso, d’inverno ha un maglioncino blu scuro su camicia bianca, d’estate anche. Non si sa chi sia nè dove vada, anche i suoi familiari a volte si scordano della sua esistenza per poi rivederselo arrivare il sabato mattina successivo.
6) Il ricchione. Fortunatamente quando c’è lo scompartimento pieno sta seduto e dorme anche lui, soltanto lanciando occhiate lascive con giochetti di lingua in direzione delle sue prede. L’ultimo incontrato era vestito tutto di bianco, capello arruffato e un po’ stempiato. Pericoloso quando si rimane in due nello scompartimento, comincia per primo le discussioni e continua cercando di portare l’argomento e le mani sul sesso. Cambiare scompartimento per quando può sembrare maleducato può lasciare alcune situazioni illibate.
7) I ladri. Come riconoscerli? solitamente sono in tre e vanno avanti e indietro sul treno guardando più le valigie che le persone. La loro tattica è semplice, trovano un vagone dove tutti dormono, due sono agli estremi e fanno i pali il terzo apre lo scompartimento della preda addormentata e fa il prelievo bancomat prendendo direttamente valigie o borsette. La miglior difesa è stare in un vagone con la gente in corridoio sveglia o dove ci sono persone che fanno casino. In più assicurate la roba ai sostegni e viaggiate con pochi soldi. Al massimo vi fregheranno poco.
8) Il distinto. Il distinto è un tipo che viaggia con una borsa da lavoro, in giacca e cravatta e non si capisce cosa ci possa fare su un Milano-Napoli alle tre di notte. Fuga improvvisa, richiesta di prestito a strozzo, cambio di sesso, sono tutte opzioni che si adattano bene al personaggio in questione. Difficile parlargli, più difficile guardarlo negli occhi, se qualcosa gli va male si stizzisce, ogni tanto legge dei fogli scritti a mano o al computer ma che non sono mai troppo divertenti. Scende sempre ad una stazione successiva alla vostra o a Napoli.
9) I controllori. Animali ormai in via di estinzione sui treni notturni, in questo fine settimana tra 1500 km in treno li ho visti passare solo una volta in due, accompagnati da due agenti di pubblica sicurezza e senza chiedere mai di vedere il biglietto. Il loro scopo è ormai sconosciuto, la loro missione segreta, probabilmente alla ricerca del Santo Graal i controllori dei treni si candidano a nuova loggia massonica per il governo nascosto dell’Italia. L’averli forniti da parte di Trenitalia, di palmari HP a colori li rende possibili vittime della maggior parte dei viaggiatori. Me compreso.